News - Giugno 17, 2022

Un’estate al mare • Bibione

Un progetto che prosegue, grazie al contributo di Fondazione Friuli, in collaborazione con Opera Sacra Famiglia rivolto alle persone con disabilità che permette di sperimentare le proprie autonomie in luoghi diversi e in una situazione di vacanza

Per l’estate 2022 si ripropone, in diversi momenti, un importante progetto rivolto alle persone con disabilità che permette di sperimentare le proprie autonomie in luoghi diversi e in una situazione di vacanza.

Parte a giugno il progetto che mira a favorire esperienze condivise, in ambienti di piccole dimensioni e contesti di vita autonomi. Una vacanza a Bibione, in appartamenti attrezzati per le persone con disabilità per garantire il massimo sostegno, al di fuori del proprio nucleo familiare.

L’iniziativa “Un’estate al mare_Bibione”, progettata congiuntamente con Fondazione Opera Sacra Famiglia di Pordenone e Cooperativa Sociale di Solidarietà Familiare, (cooperativa Airone) di Porcia, anche per l’anno 2022 potrà essere realizzata grazie al sostegno e contributo della Fondazione Friuli.

Il progetto parte il 18 giugno e prevede più sezioni anche a luglio e agosto. È rivolto a persone con disabilità che potranno sperimentarsi, in un contesto di vacanza accogliente e accessibile, in attività che stimolano e promuovono le autonomie personali, dando sollievo alle famiglie.

Vista l’esperienza positiva riscontrata negli anni 2020-2021 e le richieste espresse dalle persone e dalle loro famiglie, si è voluto ripetere l’iniziativa proponendo nuovamente questa esperienza.

Questo progetto coinvolge circa 20 persone con disabilità e una decina fra operatori e educatori, che frequentano e lavorano nei servizi semiresidenziali della Fondazione OSF e dell’Airone. Divisi in gruppi di 4/5 componenti ciascuno, si alterneranno, nel corso dell’estate, nell’occupazione di due appartamenti attrezzati. Per alcune persone è l’unica possibilità di poter andare al mare e in vacanza per sperimentarsi nell’abitare autonomo.

Il progetto mira a favorire esperienze di convivenza e di mutuo aiuto tra persone con disabilità, attraverso il supporto e la mediazione degli educatori che partecipano all’iniziativa. Si vuole sperimentare l’autodeterminazione e l’autoefficacia, mediante la convivenza nel piccolo gruppo e l’uso di un contesto abitativo di piccole dimensioni e soprattutto attrezzato; migliorare la qualità della vita e l’acquisizione di nuove autonomie al di fuori del nucleo familiare, in prospettiva di quello che sarà il “Dopo di Noi”.